IMPIANTO DI MACINAZIONE SCARTO COTTO PRESSATO O ESTRUSO (CHAMOTTE)
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IMPIANTO DI MACINAZIONE SCARTO COTTO PRESSATO O ESTRUSO (CHAMOTTE)
Il perfezionamento costante di macchinari speci ci per la frantumazione ha permesso, all’interno di svariate realtà produttive, il recupero rapido ed efficace di materiali di scarto provenienti dalle diverse fasi del processo produttivo industriale. Il procedimento, adottato prevalentemente nel campo ceramico ma applicato anche in ambito minerario, si serve principalmente dell’utilizzo di mulini a martelli, in merito alla loro elevata performance anche nei confronti dei materiali più duri e tenaci. Nello specico, la frantumazione avviene esclusivamente per impatto, ossia grazie all’urto, indotto dai martelli, tra la corazzatura interna del mulino e il materiale da macinare in questione. Il materiale macinato raggiunge in ne la bocca di scarico, la quale, se provvista di griglia, ne consente una adeguata selezione granulometrica all’uscita della linea. L’estrema semplicità dei macchinari in questione apporta notevoli miglioramenti per quanto riguarda il mantenimento e la sostituzione degli elementi macinanti. Essi sono composti da leghe speciali e sottoposti a trattamenti che ne migliorano la durata.
A completamento dell’impianto sono previsti:
– un deferizzatore elettromagnetico di protezione a monte del mulino
– un metaldetector di protezione a monte del mulino idoneo al rilevamento di metalli non ferromagnetici
– un deferizzatore a rullo autopulente/continuo a valle del 1 mulino in grado di intercettare la maggior parte di particelle ferromagnetiche rilasciate durante il processo di macinazione
– una coclea bagnatrice a valle del mulino per abbattere la maggior parte delle polveri generate durante il processo di macinazione.
Per scarti ceramici cotti (chamotte) trattabili con questa
tecnologia si intendono piastrelle di monocottura o gres porcellanato e manufatti di sanitari o laterizi.